Molti pazienti arrivano nel mio studio avendo ricevuto prescrizioni di statine basate solo sul valore della colesterolemia totale, che riflette il colesterolo presente in tutte le classi di lipoproteine.
Le lipoproteine sono proteine prodotte dal fegato che, riversate nel torrente ematico, traghettano il colesterolo ed i trigliceridi alle cellule del nostro organismo. Si dividono in:
• VLDL: Trasportano principalmente trigliceridi dal fegato alle cellule.
• LDL: Conosciute come “colesterolo cattivo”, trasportano colesterolo ai tessuti periferici. Livelli alti sono associati a rischi cardiovascolari.
• HDL: Il “colesterolo buono” recupera il colesterolo in eccesso dai tessuti e lo riporta al fegato, prevenendo le placche aterosclerotiche.
Come si può intuire, analizzando il solo colesterolo totale non è possibile stabilire come lo stesso sia confezionato nelle diverse lipoproteine, eppure viene spesso visto come il “grande cattivo” da tenere sotto controllo e preferibilmente sotto ai 200mg/dl.

Ecco perché è essenziale non fermarsi a questo singolo valore:
Recenti ricerche però suggeriscono che, per una valutazione più accurata del rischio cardiovascolare, convenga guardare oltre il singolo valore e considerare i Rapporti Lipidici.
Ma cosa sono i “rapporti lipidici”?
I Rapporti Lipidici Essenziali
Colesterolo Totale/HDL (CT/HDL)
Valore Ottimale: < 4.0
Valore Desiderabile: < 5.0
Indica l’equilibrio tra colesterolo totale e HDL. Più basso è, meglio è.
LDL/HDL
Valore Ottimale: < 2.5
Valore Accettabile: < 3.5
Misura la proporzione tra LDL e HDL, fornendo una visione chiara del bilancio tra rischi e protezione.
Trigliceridi/HDL
Valore Ottimale: < 2.0
Suggerisce il rischio cardiovascolare, particolarmente in presenza di sindrome metabolica.
La valutazione di questi rapporti offre, come confermato dalla recente letteratura, una visione più completa della salute cardiovascolare rispetto ai singoli valori di colesterolemia totale: misurano infatti l’equilibrio tra i “grassi buoni” e i “grassi cattivi” nel nostro sangue, offrendo una prospettiva più dettagliata sulla nostra predisposizione alle malattie cardiache.
Un Caso dalla Pratica Medica
Un paziente stava per iniziare una terapia a vita con statine per un colesterolo totale di 221 mg/dl. Tuttavia, l’analisi completa del panel lipidico ha rivelato un BASSO rischio cardiovascolare grazie ai suoi livelli di HDL (72 mg/dl). Questo mi ha permesso di deprescrivere il farmaco e focalizzarmi su un approccio nutrizionale mirato.
Bibliografia Importante
Studi mostrano che i valori di colesterolemia totale associati alla più bassa mortalità sono superiori ai 200 mg/dl.
– https://www.nature.com/articles/s41598-018-38461-y
I rapporti lipidici offrono una valutazione del rischio cardiovascolare superiore ai singoli valori.
– https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8020530/
– https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10001260/
Consiglio da Medico Nutrizionista:
Non limitatevi al colesterolo totale; chiedete sempre di valutare i rapporti lipidici per un quadro completo della vostra salute cardiovascolare.
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